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> L'Officina Magica
 
Sorcio Verde
Inviato il: Giovedì, 17-Nov-2011, 09:27
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«Da ragazzo andavo spesso a casa dei nonni Mele, in via Spinosa, e lì trascorrevo molto del mio tempo in loro compagnia, ma non perdevo mai l'occasione di andare al piano di sopra, per incontrare un mio carissimo amico. Lì mi accoglieva, in sua assenza, la madre, la signora Giuseppina, la quale mi dimostrava sempre il suo affetto; ero il figlio della sua figlioccia, ella era stata infatti madrina di mia madre. La signora Giuseppina si raccomandava tanto perché io non mettessi in disordine o ancor più rovinassi gli oggetti che con tanta cura erano custoditi nel laboratorio del figlio Ebbene il nome del mio amico era Pino Capriolo, giovane molto intelligente e tecnicamente tanto esperto. Aveva un po' di anni più di me e si interessava di modellismo. Disegnava e costruiva soprattutto modelli di aerei e io lo seguivo nel suo lavoro osservandolo, qualche volta aiutandolo per quanto mi era possibile, ma soprattutto gli ponevo domande alle quali lui dava sempre risposte con molta cortesia. Era il tempo in cui il modellismo veniva curato molto artigianalmente; una per tutte, la colla veniva preparata utilizzando vecchie pellicole ripulite e macerate con acetone. Io era appena alle medie e lui già all'università, ma non disdegnava di trasmettere tante notizie a me che lo seguivo con tanta attenzione e interessamento. Mi appassionavo tanto nel vedere i suoi disegni di meccanica aeronautica ed anche quelli delle navi. Ma il settore che lo avvinceva di più era quello della costruzione di aerei. Quei momenti trascorrevano in fretta ed ero sempre molto rammaricato quando dovevo andar via e lasciare lui e quel laboratorio che per me costituiva un intero mondo affascinante; un mondo che decisi di scoprire ancor più, successivamente, con la mia iscrizione alla facoltà di ingegneria meccanica e navale all'Università di Napoli. Più di una volta ho seguito Pino nella sperimentazione. Andavamo sulla strada sotto il castello e lì lo vedevo lanciare nell'aria i suoi modellini. Anche Pino, quella notte, travolto dall'acqua e dal fango, ebbe a compiere il suo ultimo e doloroso volo verso il cielo, lasciando in me e in tutti quelli che lo avevano conosciuto il dolore di aver perso un amico serio, intelligente, professionalmente e tecnicamente preparato, ma soprattutto semplice e affettuoso. Il suo ricordo non poteva rimanere senza alcun riconoscimento; venne così istituito il trofeo ''Pino Capriolo'' per i costruttori di modellini di aerei. Ci sono state alcune edizioni, poi non ne ho avuto più notizia.
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